Regalo dell’ultimo minuto

Piccolo tutorial

Eccoci, il Natale è davvero dietro l’angolo! Chi si scambierà i regali ed è oculato, avrà già pensato da tempo, magari a settembre, a tutte le persone care… Ma se vi è sfuggito qualcuno o se non sapete ancora cosa regalare a chi sapete apprezzerà un pensiero fatto a mano da voi, vi do un’idea che potrete realizzare in un’oretta e che vi farà divertire, pure!

Facciamo insieme un Junk Journal-ino? Se conoscete chi tiene diari, ama scrivere e documentare in modo creativo le proprie giornate, pratica quell’hobby stranissimo che si chiama scrapbooking e fa tante foto, potrebbe essere proprio l’ideale! Ma io l’ho fatto per me 😀

Intanto il principio è stato quello di usare quello che avevo a disposizione senza cercare materiali particolari, ma cose che tutti possiamo facilmente trovare o avere già in casa. 

Questi journals, che io adoro, si chiamano junk perché nascono per usare anche cose che andrebbero buttate. Ho recuperato due biglietti con relativa busta e una carta regalo di Tiger, fogli da vecchi quaderni dei miei figli, una pagina di libro vecchio e malridotto, un foglio di un libro per solfeggio, delle schede che non so da dove arrivino e anche una busta arrivata per posta da Sky, perché ha una finestra con una carta che fa rumore e mi piace :D.

Quindi prendete cosa pensate possa andare per fare le pagine interne e decidete se volete che ci sia più spazio “bianco” per scrivere o più spazio per inserire foto, ad esempio. In quel caso potete mettere un maggior numero di pagine fantasia. Come vedete, non ho usato carte scrap, proprio perché è possibile realizzare un journal bello e simpatico anche senza!

La card natalizia di Tiger sarà la mia copertina, quindi ho prima piegato a metà tutti i fogli e poi li ho tagliati a misura… per fare prima, non li ho proprio tagliati, ma li ho strappati con l’aiuto del righello.

Ho ricavato un plico che sarà la struttura del journal.

Nel frattempo la busta di Sky è stata rivoltata in modo da essere tutta bianca, ho inserito metà della carta da regalo all’interno insieme a qualche stellina glitter e l’altra metà l’ho cucita all’esterno, dove non c’è la finestra. 

Queste saranno le pagine centrali del mio journal.

Ora vi dico cosa è successo. Ho dovuto smettere di fare le foto perché si era fatto buio. Non avendo molto tempo a disposizione, ho continuato lo stesso ad ultimare il journal, così adesso lo vedrete nella sua splendente bellezza, di giorno e già finito, voilà :D.

Il procedimento è molto semplice, basterà mettere le pagine nell’ordine che vi piace di più, alternando e movimentando un po’, creando delle buste se avete fogli grandi semplicemente ripiegandoli, ma senza complicarvi la vita. Ho trovato all’ultimo momento un foglio di acetato con le stelline e l’ho usato per doppiare la copertina. Come vedete dalla foto le mie pagine fuoriescono, ma a me piace. Se siete tipi precisini, potrete rifilarle con un taglierino. Ma vediamo l’interno:

Per abbellire un po’ l’interno, potrete usare qualche adesivo come ho fatto io o immagini ritagliate, le tabs che fuoriescono possono essere fatte anche con striscioline di stoffe semplicemente pinzate o con del washi tape. Il washi tape potrete usarlo anche come me per uniformare tutto il journal, mettendone strisce qua e là, random ;). Se avete delle taschine potrete infilare delle tags già fatte o ricavate da cartoncino o carte patterned.

Per rilegare il journal, basterà tenere insieme le pagine con delle clip e, aprendolo al centro, praticare tre buchi con un punzone sulla costa. Infilate un ago a punta grossa con un filo da ricamo, ma anche con uno spago non troppo pesante, e fatelo passare nei tre buchi, con questo schema: centro dall’interno verso l’esterno > alto > centro > basso. Annodare il filo e, se lasciate le estremità lunghe, potrete mettere un campanellino o delle perle o dei charms.

Cosa potremo utilizzare per impacchettarlo? Un sacchetto per il pane o comunque un sacchetto di carta!

Io ne avevo uno grande e rosso, l’ho ripiegato a metà e l’ho cucito per farlo diventare della misura giusta. Poi l’ho decorato con avanzi di carta e adesivi.

Per tenere il journal più piatto, l’ho legato con uno spago, ma potrete usare anche una striscia di stoffa, una passamaneria, un filo di lana grossa…

Al pacchetto ho aggiunto anche una tag insolita, fatta assemblando solo con una mollettina un pezzetto di acetato avanzato dalla copertina e una foglia di ginko che ho plastificato. La trovo deliziosa!

Spero di avervi dato un’idea carina, semplice e veloce! Le cuciture allungano il lavoro, ma non dovete farle! Per il sacchetto potrete sostituire con biadesivo ;).

Questo è il mio ultimo post per questa fine di anno, ci rivedremo un po’ più vecchi e spero, da parte mia, un po’ più organizzati. Vi lascio i miei migliori auguri, è stato un 2018 pieno di soddisfazioni per me a livello creativo, adesso me ne andrò qualche giorno al paesello. Lì c’è neve come in queste decorazioni che porterò con me e che ho realizzato grazie alla Silhouette Cameo e ad un file free!

Che siano feste serene per tutti, ci rivediamo nel 2019! Grazie di cuore per passare da qui e per seguirmi sempre con affetto, ricambiato ❤!

Cosa ci diciamo?

E’ passato molto tempo dall’ultima volta che mi sono fatta viva qui, in questa mia stanza nella quale sono stata presente, a periodi alterni, a partire da undici fa, quasi dodici…

Oggi è stata una giornata di quelle in cui non riesco a portare a termine niente, confusionaria, con la testa altrove, sarà perché ultimamente dormo poco, mi sveglio puntualmente alle 4.30 e se scopro chi è che mi sogna, arrgghh! Solo perché il detto recita: se non dormi sei sveglio nei sogni di qualcun altro, non vuol dire che mi si debba sognare tutte le notti, eh?

Allora ho deciso che era ora di sedermi, prendermi una tazza di tè e scrivere qui, fare un riassunto, riaprire la porta e fare entrare un po’ d’aria!

Però si pone un problema: di cosa parlo, che riassunto faccio? La mia vita creativa si è arenata su un unico punto: come sapete, o voi che mi seguite su Instagram, Facebook e Etsy, manco fossi chissà chi, ormai sono diventata quella dei ManùDori!

E ancora rido al pensiero di chi, tempo fa, mi disse:

“Manù ho capito da dove viene, ma Dori, chi è?”.

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La mia memoria a breve termine fa brutti scherzi come quella di Dori, ma mi ricordo perfettamente perché ho iniziato questa avventura, chi devo ringraziare per avermi dato un motivo per aprire lo shop, chi devo ringraziare per darmi modo di continuare e chi devo ringraziare per supportarmi anche da lontano. Questa cosa mi fa sentire bene e mai avrei pensato di avere tante soddisfazioni!

Anche perché, diciamocelo: ormai è pieno zeppo di creative che fanno e vendono midori, di tutorial, di corsi (ehm) e io, che ho avuto necessità vera di buttarmi in questo campo, sono sorpresa e felice che ancora li acquistiate da me, questa è la verità.

Detto ciò, volendo riassumere cosa ho combinato ultimamente, vi dico che sono particolarmente fiera di aver partecipato ad un bellissimo progetto di cui non posso ancora parlare e di aver finalizzato delle idee che avevo da un po’. Qualche foto, sennò ci si addormenta!

Quello che vedete è il primo ManùDori totalmente di carta, all’infuori di elastici e eyelets, realizzato con shoppers di riciclo. Mi è stato commissionato da mia cognata e la ringrazio, perché ci pensavo da un po’ e lo trovo proprio bello! Non ha bisogno di essere plastificato, perché la carta delle shoppers è di per se’ molto resistente e mi piace proprio il fatto che possa essere stropicciata e non rovinarsi, almeno non troppo! Lo scrinch scronch poi è il mio rumore preferito :D. Se deciderò di metterne qualcuno nello shop, potrebbero essere una linea low cost!

Un altro progetto bello bello, almeno per me, è stato quello di dare vita nuova al libro nelle foto qui sotto, una edizione de “I ragazzi di Jo” del 1967 trovato in un mercatino e trasformato, dico ahimè, perché era rovinatissimo, in un LibroManùDori!

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Sono riuscita a recuperare le illustrazioni di Grazia Nidasio (che seguivo sul Corriere dei Piccoli e Giornalino!) e a comporre un journal particolare, spero che la persona che lo ha adottato lo coccoli anche per me, me ne sono separata a fatica <3. Ho trovato altri libri che aspettano di essere stravolti… quando sarò pronta.

Se volete seguire i miei deliri quotidiani con i ManùDori, sono su Instagram e mi trovate nella colonna qui a fianco. Ma ho una domanda a cui vorrei che rispondeste qui:

mi piacerebbe riappropriarmi di questa stanza, frequentarla di più, non quanto la craft room che ormai mi vede per diverse ore al giorno, ma più spesso. Come vogliamo impostare la mia presenza, visto che ho poco da raccontare, se non di midori, rugby e poco altro? Avete richieste che posso provare a soddisfare? Proverò a dedicare un pomeriggio a settimana a qualche approfondimento creativo… aspetto le vostre indicazioni, se vorrete!

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A presto!